“Cari fratelli e sorelle, ancora una volta ci viene incontro la Pasqua del Signore! Per prepararci ad essa la Provvidenza di Dio ci offre ogni anno la Quaresima, ‘segno sacramentale della nostra conversione’, che annuncia e realizza la possibilità di tornare al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita”.
Nel messaggio per la Quaresima (www.vatican.va) il Papa lancia un appello a pregare e digiunare insieme per scongiurare “il dilagare dell’iniquità del mondo”. E invita a partecipare all’iniziativa “24 ore per il Signore”, che il 9 e 10 marzo vedrà aperta almeno una chiesa in ogni diocesi del mondo per permettere di accedere alle confessioni, in un contesto di adorazione eucaristica.
Il messaggio prende spunto dal versetto del Vangelo di Matteo “Per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti”: sotto accusa i “falsi profeti” che come “incantatori di serpenti” si “approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone e portarle dove vogliono loro”. “Quanti figli di Dio sono suggestionati dalle lusinghe del piacere di pochi istanti, che viene scambiato per felicità! Quanti uomini e donne vivono come incantati dall’illusione del denaro, che li rende in realtà schiavi del profitto o di interessi meschini! Quanti vivono pensando di bastare a sé stessi e cadono preda della solitudine. Altri falsi profeti sono quei ‘ciarlatani’ che offrono soluzioni semplici e immediate alle sofferenze, rimedi che si rivelano però completamente inefficaci: a quanti giovani è offerto il falso rimedio della droga, di relazioni ‘usa e getta’, di guadagni facili ma disonesti! Quanti ancora sono irretiti in una vita completamente virtuale, in cui i rapporti sembrano più semplici e veloci per rivelarsi poi drammaticamente privi di senso! Questi truffatori, che offrono cose senza valore, tolgono invece ciò che è più prezioso come la dignità, la libertà e la capacità di amare. È l’inganno della vanità, che ci porta a fare la figura dei pavoni… per cadere poi nel ridicolo; e dal ridicolo non si torna indietro. Non fa meraviglia: da sempre il demonio, che è «menzognero e padre della menzogna», presenta il male come bene e il falso come vero, per confondere il cuore dell’uomo. Ognuno di noi, perciò, è chiamato a discernere nel suo cuore ed esaminare se è minacciato dalle menzogne di questi falsi profeti. Occorre imparare a non fermarsi a livello immediato, superficiale, ma riconoscere ciò che lascia dentro di noi un’impronta buona e più duratura, perché viene da Dio e vale veramente per il nostro bene”.
Per fare fronte a queste derive, Francesco rilancia le tre pratiche quaresimali della preghiera, dell’elemosina e del digiuno come “rimedio” alla “mancanza di amore”.